domenica 11 aprile 2010

sfogo amaro

Eccomi questa volta per tentare di arginare il dolore che provo. Non si tratta di stupida rabbia passeggera, bensì di un dolore tornato a galla. Cinque anni fa mio fratello morì a soli 58 anni per un incidente sul lavoro, sott'acqua. Faceva il sub da sempre ed era molto esperto e scrupoloso, il destino ha voluto che ci lasciasse nel mare che lui amava. E' stato un grande trauma per tutta la famiglia, per me forse vissuto in maniera diversa perché rimaneva solo lui della mia famiglia d'origine e mi manca moltissimo, mi mancano i suoi occhi tali e quali a mamma, il parlare alcune volte nella lingua che mamma ci insegnò, il polacco. Mi manca non potergli chiedere i ricordi che lui sapeva meglio di me, fratello più grande. Oggi dai giornali scopro che la ditta è stata condannata a un anno e poco più. Il dolore è insopportabile. Negli ultimi tempi mi ero cercata altri interessi, i gatti mi hanno nutrito la mente e ora sopportano mestamente il mio pianto.
Il fegato mi sta scoppiando ma devo sopportare anche questo, un ultimo sforzo e ce la devo fare, come sempre d'altronde, resistere, resistere.
Ricordo quella mattina, mi ero appena tinta i capelli, avevamo appena fatto una flebo a Dalì che non stava affatto bene. Avevo notato in balcone una farfalla bianca che svolazzava e ripensai a mia madre, a quando mi diceva che questa è segno di qualcuno che non c'è più. Improvvisamente chiama mia nipote per strillare che Rudy era morto! Lo stesso si è ripetuto l'altra mattina, quella farfalla è tornata a girarmi intorno è come se Rudy per questa ingiustizia sia morto per la seconda volta.
Quel risarcimento poi... soldi macchiati dal sangue