venerdì 2 novembre 2012

2 novembre

Oggi si commemorano i defunti, riflettevo poco fa, defunti sono coloro che non vivono più nel nostro cuore, le persone che ci hanno deluso e che abbiamo cancellato. I defunti ai quali oggi va il mio pensiero sono quelli che vivono in me, che sento vicino ogni momento della vita. Loro non moriranno mai.
I fiori costosi che ho visto prendere mi hanno fatto riflettere: perché? Per farsi perdonare le mancanze? Un fiore semplice, un fiore di campo è quello che vorrebbero, messo con amore e non per sfoggiare la nudità dell'anima.

domenica 28 ottobre 2012

Una nuova stagione.

Le stagioni si rincorrono e con loro avvengono strane modifiche ai nostri atteggiamenti nei confronti della vita, del prossimo. Quella passata è stata per lo più un estate di cammino, nel vero senso della parola!!!
Quanto ho camminato! Cinque mesi senza automobile non sono pochi, il tutore, l' intervento alla mano, il post intervento con rieducazione e trattamenti vari.
Sembrerebbe tutto a posto.
Nel contempo posso raccontare di esperienze felici, andare a piedi è riprendere rapporti persi, ho fatto incontri che probabilmente mi sarei persa, scambi di saluti e chiacchiere con amiche che non incontravo da anni.
Ho ripreso la bici e quel giorno che l'ho potuto fare, finalmente, ho sentito che quella era una grande conquista, mi sembrava di volare!
Voglio accogliere questa nuova stagione così, positiva, camino acceso, guardando il futuro che verrà.

domenica 15 luglio 2012

No, non ci siamo proprio!

Essere sempre aperti verso il prossimo non sempre produce, talvolta mi è successo di intravedere una sorta di incredulità in parole chiare "ma che me voi fregà?"
Poche le persone che ho conosciuto degne di colloqui sinceri, davvero poche :-(
Ma poi... le persone più sconosciute, quelle di cui mai immagineresti un tocco d'ala che si posa su di te, proprio loro, gli angeli umani, le persone solide nell'animo, scaldano il cuore.
Ieri ero a fare la spesa e nel mettere sul rullo della cassa ho trovato qualche difficoltà (poca in verità) dovevo agire solo con la mano sinistra. Una signora di buon cuore e tanta umanità non si è tirata indietro, mi ha sollevato dal cestino la spesa e messa sul rullo della cassa. Che dire? Grazie signora sconosciuta, lei è un grande esempio di quell'educazione civica che nel tempo si è persa, e che forse come me negli anni andati ha studiato.

Questo è un blog di riflessioni, per capire/capirci se possibile.

Andare a ruota libera è il sogno di tutti, purtroppo non si può e spesso bisogna "pesare" le parole. Non mi è mai piaciuto farlo ma con i tempi che corrono.... bye!!!

venerdì 29 giugno 2012

Siamo o sono?

Per più di un occasione sono rimasta a riflettere sui modi di dire, o meglio, di condividere le reali situazioni a seconda che queste siano pro o contro.
Fino a qualche giorno fa le bandiere dell'Italia le potevo contare sulle punte delle dita di una mano (questo è successo nella mia città), poi pian piano sono cicciate! Dopo la vittoria di ieri e in previsione della partita di domenica oh! ma quante ne spunteranno! Nella mia città funziona così.
Dalle esternazioni dei concittadini noto una sorta di coda di paglia, spesso mi piace leggere i commenti su un quotidiano locale online, alcuni li apprezzo ma altri nascondono nel commento tanta falsità.
E' quel "tu non mi freghi" che mette paura.
Per quanto la mia infanzia non sia stata il massimo della felicità per via del male di mamma non riesco a capire la disonestà delle persone, l'astio nel porsi verso il prossimo solo perché si è incapaci di vivere.
Nei miei ricordi torna spesso la generosità di mio padre, in quel periodo c'era il campo profughi e non vi era domenica che non avessimo ospiti (tutte belle persone fuggite dal loro paese per motivi politici) Persone non di strada, né delinquenti... una volta era diverso! C'era la cantante lirica che cercava fortuna negli USA, così come la dottoressa che volava per la Svezia e tanti, tanti dei quali solo adesso posso capire il perché.
I pranzi che preparava babbo erano sempre fatti con cura, addirittura la zuppa inglese, unica!
Poiché all'epoca ero bimba, e da bambini lasciare casa o nazione è come cambiare famiglia, non capivo.
Quest'esperienza invece mi ha creato un apertura verso il prossimo che raramente verrà corrisposta perché  al giorno d'oggi noto che tutti si parano il di dietro. Sarà Questo il grande MALE?
.... non finisce qui :-)